mercoledì 24 giugno 2009

Principi grigi


Monumenti che impongono la propria immagine all'orizzonte.

Il profumo di una sigaretta non tua.

Il carburante annebbia i miei ricordi
e rende grigie le parole che fluttuano nella mia mente

Muri consunti dal tempo
si sgretolano al vento
umidi di pioggia
puzzano di antico
profumano di nostalgia
odorano di foto in bianco e nero.

Una vita in scala di grigi
un'invidiabile storia in scala di grigi,
priva di scelte obbligate.
esposti oscilliamo
e s'odono lontani i nostri lamenti
son come canne al vento.

Un signore seduto con le gambe a penzoloni pesca
e non ha paura di cadere.

Sbattuti qua e là
ancorati ai nostri princìpi
non ci lasciamo trascinare dal soffio degli eventi
che dolce ci cullerebbe portandoci
verso nuovi orizzonti

E resto qua
a dondolarmi tra i turbamenti
paralizzata in una smorfia
che poco ha di sorriso

domenica 14 giugno 2009

Ossimoro

Cioè, sai tipo la riva?
quando l'imbarcadero è attaccato e ci sono le cose,
quelle cose lì,tipo delle passerelle,
che sembrando delle braccia no?
e poi tipo c'è il pontile che dondola
e quindi poi le cose scricchiolano.
Ecco, cioè, non sembra che si lamentano?

Vedo i pontili aggrappati alle solide rive
stridono i loro artigli sui marmi consunti,
piangono.
Temono di finire alla deriva.

e poi sai ieri mentre tornavo in battello?
ero con i fioi, facevamo degheio
perchè il Cole era sbregato
e c'era una tipa seduta no? Cioè ghe sboro fioi,
una rincoglionita, guardava non si sa bene cosa
e stava lì, con sta musana...
Cioè, svegliati fuori, femo festin!

lacrime di luci sullo specchio nero;
piangono i palazzi della la città riflessa
piange la vecchia città vestita a festa.


"Oh fioi, mi so sbregà,
ma vardè quela come che ela xe ciapada"

E non riesco a distogliere lo sguardo.
Scricchiolano le mie unghie aggrappate alle tue rive
(impetuosa la corrente mi trascina,
ogni onda vorrebbe portarmi con sè),
piango.
Temo di finire alla deriva