lunedì 24 marzo 2008

Convalescenza

Che Guevara diceva:

"La mancanza di casa inzia dalla pancia"

Potrebbe sembrare inopportuno citarlo mentre scrivo comodamente distesa sul divano del mio soggiorno. Ma mai questa frase mi fu così vicina come nell'ultimo periodo.
(perchè parlo come un prete durante l'omelia?) Ah già, Antefatto:

Mamma e Papà son partiti, e per non disattendere alle più lontane tradizioni, invece di divertirmi con la famosa
casa libera, ho ben pensato di ammalarmi anche questa volta. Ormai quando i miei genitori partono per un viaggio (Sardegna, più in là non vanno) non sono preoccupati perchè potremmo distruggere la casa, o perchè potremmo vivere nella più totale entropia casalinga, no... tremano e pensano "di cosa potrà mai ammalarsi Martina?".
Ma scordano che io sono una Vera tradizionalista... perchè non la simpaticissima, semplice, immancabile tonsillite?

Magari questa volta ho un pochino esagerato, c'è stata come dire... un'adesione totale.
E a momenti aderivano anche le mie tonsille... l'una all'altra.
Ma questo non era il punto del discorso, perchè il vero Problema,Quello con la P e non la p, Quello che mia fatto rinascere la voglia di buttar giù un post è stata la convalescenza.

Non la malattia

Finchè si sta male...si sta male, non c'è alcun problema che può sorgere. Ma quando finalmente la febbre scende e i morsi della fame ti spingono in cucina (e sei consapevole che con quella gola l'unica che può realmente mordere è solo la fame stessa), i nodi vengono al pettine.
Disgraziatamente l'unico boccone che si può mandar giù in quei casi è il semolino...

Ma dov'è la mia mamma???????

Abbandonata a me stessa non mi lasciai prendere dallo sconforto.

-... è solo semolino...-
mi ripetevo
- ... se sai cucinare il risotto sarà un gioco da ragazzi!!!


Acqua,
semola,
dado,
formaggino;

C'è tutto, sono pronta!-

Quando finalmente il calore fece il suo dovere, e l'acqua iniziò a bollire nella casseruola che con tanti sforzi avevo messo sul fuoco, io ero già lì; in una mano il mio sacchettino di semola di grano duro e nell'altra il mestolo di legno.

I granelli d'oro si tuffavano con gioia dal conteniore alla piccola pentola, come se non avessero sognato altro, mentre stavano rinchiusi nell'assordante carrello delle spezie. Un vortice d'acqua poi li catturava, come nelle giostre un più antiche, che girano lentamente al tempo di un carillon zoppicante.

-Il Dado!-

E quando mi girai, i granellini pieni di vita erano aumentati... Autopoiesi???
E crescevano, crescevano, crescevano nella minuscola pentola che con tanti sforzi avevo messo sul fuoco.


DRIN

-...Ciao mamma, che bello sentirti, sai?, il semolino sta prendendo vita, continua a crescere... L'acqua? ma non c'è spazio per aggiungere acqua... Oh cielo, si sta solidificando! ... Aggiunta, ...sìsì, metto anche del dado... Oh no!! cresce ancora più velocemente!!! sarà il dado?... ma che ne so, lo ricordavo cremoso e ho versato finchè non ha avuto le sembianze di un Semolino... Oh,uscirà dalla pentola! ... Ma è normale che il mestolo stia in piedi da solo? ... Ancora ACQUA?? ...Ma così sarà lui a mangiare me... Ah, Giusto, non ci avevo pensato, e quanto ne tolgo?... Va beh, vedo io... E poi acqua... Ma Quanta Acqua ci Vuole per Cucinare un Dannato semolino?????????? ... Ah, giusto, eh non so quanto ne ho messo, io versavo! ...Vabeh, ti saluto sennò tra un po' anneggo!
TROVATA RAGAZZA ANNEGATA IN CUCINA, VOLEVA FARE GLI GNOCCHI ALLA ROMANA... Sìsì, meglio meglio, sto meglio, per ora! ...Ciao... Ciao ciao-

Che dire ancora?
Ah beh, ne ho tolto circa una porzione e mezza, poi ho aggiunto acqua e dado. Alla fine la consistenza era giusta, ma il gusto non c'era, così ho provato con del burro! ... Ed è diventato dolciastro. Che schifezza! Ovviamente l'ho mangiato, sarebbe stato uno spreco buttarlo via... Mi sono cuccata DUE piatti di quella Prelibatezza.


Cosa ho imparato da questa convalescenza?
  1. Che CheGuevara aveva quasi ragione: la mancanza della mamma inizia dalla pancia!;
  2. Che una rondine non fa primavera;
  3. Che il diavolo fa le pentole, ma non le dosi del semolino;
  4. Ho imparato che NON so cucinare il semolino;
Cosa non ho imparato da questa convalescenza?
  1. Non ho imparato a rinunciare alla CocaCola;
  2. Non ho imparato a cucinare il semolino;
... !

giovedì 10 gennaio 2008

Rinasceremo in provetta

E mentre ascolto qui la musica nessuno sente.
E mentre ti amavo tu non sentivi niente.
Io ti parlerò di noi
e tu mi parlerai di un altro
che non esiste.

Nella società moderna è impossibile amarsi, l'individualismo non ci permette di
vivere un rapporto di coppia per più di due mesi ormai.

Forse siamo solo destinati ad estinguerci perchè troppo impegnati con noi stessi.
Forse siamo solo destinati a restare soli.
Nessuna guerra,
nessuna epidemia,
nessun alieno.
Solo il nostro coro solitario dove ognuno canta con se stesso, e nessuno sente.

"L'uomo è un animale sociale"
Dove ci sta portando la ragione?
Dove ci sta portando la discrezione?
Dove potrà mai portarci questo male universale?
Ormai siamo accomunati solo dall'individualità.
Ognuno ascolta la sua musica e nessuno sente.

La nuova etica ci porta a non fermarci se per caso incontriamo qualcuno che sta male,
solo per paura di disturbare,
solo per paura di un rifiuto alla tesa di mano.

La musica deve essere alta, i luoghi pubblici silenziosi, e le città intanto si riempiono di cartelli per impedirci di domandare, per risparmiarci di parlare.

Ho conosciuto un mondo come il nostro, dove un giorno un bambino dispettoso rubò tutti i cartelli, e gli abitanti rimasero imprigionati per le strade perchè nessuno sapeva più aprire le porte.
Li ho visti rimanere a lungo immobili, non sapendo se spingere o tirare.
E non provavano per paura di sbagliare.
E non domandavano per paura di non sapere.
La sera ognuno andò nella propria stanza, e vi rimase, e li si estinsero.
Soli.

Avrei voluto crescere una città dove l'inquinamento acustico fosse causato dalla voce umana.

sabato 5 gennaio 2008

mercoledì 5 dicembre 2007

AEREI DI CARTA




  ... e s'odono
  Ancora le risa
  E le grida.
  Risuonano
  Echi
  Immortali di quando,

  Distrutti
  I silenzi,

  Caddero
  Al suolo le bombe che
  Ruppero il
  Tempo degli
  Aerei di carta

                                  Martina

mercoledì 21 novembre 2007

Tanto per continuare

Dai commenti ricevuti pare che io abbia creato delle aspettative..

...

Credo che la cosa mi terrorizzi, effettivamente!

...

Oh, ma io potrei scrivere per ore ed ore senza trovare un argomento ben definito, parlando solo del più e del meno..

Per esempio, non so se almeno una delle persone che leggeranno i miei post abbia mai avuto la terrificante esperienza di andare a comprare uno spazzolino.
Esperienza ben diversa dall' acquisto nel corso di una spesa al supermercato. In quei casi infatti la dinamica è differente:

Solitamente accade in Quella Giornata; quella giornata in cui tutto è tremendamente normale: il tempo, il lavoro, neanche la vicina pettegola è stata in grado di fornirti qualche notizia decente. Tutto è stato tremendamente normale, e come la norma vuole è giunta la sera e vai a fare la spesa.
I prodotti sono disposti sui soliti scaffali, sai già quello che devi comprare, così guidi abilmente il tuo carrello tra le vacchiette e le persone che non vuoi incontrare. La Signora della passata è sempre lì, sul suo ripiano, e sorride mentre reca in mano un cestin di pomidoro, tutt'ora mentre ne parlo mi chiedo: "ma perchè è così giuliva?"; anche i frutti e le verdure sono nel loro "Lì", ormai stremati dalle migliaia di mani che, con vaga delicatezza, hanno testato il loro livello di sviluppo, sprimacciandoli e annusandoli senza alcun ritegno; Tutto è al suo posto, è tu compri le solite cose. Ecco però comparire tra il bagnoschiuma e i grossi pacchi di carta igienica formato Malavoglia, una piccola schiera di soldatini di piombo, tutti ritti e colorati, ognuno con le setole diverse, ognuno con il proprio compito. E in quel Lì, mentre ti senti spettatore di un alzabandiera Lillipuziano, capisci cosa può dare la svolta decisiva alla tua giornata: uno spazzolino tutto nuovo, un piccolo militante dell'igiene orale. Non importa quale, non importa con che missione, l'importante è che quando sarà il momento di concludere Quella Giornata, la solita giornata, non lo farai con il solito spazzolino.



L'esperienza di cui parlo io invece si svolge in tutt'altro contesto,quando hai trascorso un pomeriggio al chiuso, senti il bisogno di uscire e le pensi tutte..

Ieri per esempio, dopo un'intera giornata in facoltà, tra una lezione e l'altra, mi convinsi che dovevo assolutamente comprarmi uno spazzolino nuovo. Sapevo di averlo comprato i primi di Giugno, ma più cercavo di ricordare l'immagine reale dell'oggetto, più le setole si consumavano, il manico si scoloriva e si torceva; così, vinta dall'autoconvinzione, mi recai alla nuovissima Shlecker, il negozio del pulito dal nome impronunciabile.

L'INGRESSO
Una volta entrata però non trovai una piccola schiera di soldatini di piombo... oh no, c'era una STERMINATA schiera di LEGIONARI in completo assetto da combattimento, e in quel Lì non mi sentii spettatrice, essi infatti avanzavano compatti verso di me, erano minacciosi e battevano il gladio sull'etichetta, ognuno sul prezzo dell'altro, come da copione.
Ma subito mi accorsi che non ero sola, proprio in quel momento era entrato un signore, e lo sguardo annoiato diceva tutto, era destinato alla mia stessa sorte.

DIECI MINUTI DOPO
Dopo dieci minuti eravamo ancora Lì, entrambi con il naso all'in su, persi nel vortice degli spazzolini. Non ci avevo mai fatto caso, i prezzi dei prodotti dello stesso genere sono sempre simili, ma non combaciano mai al centesimo.. purtroppo!!
Quello sbiancante, quello antiplacca, quello antitartaro, quello antibatterico,quello che rilascia una qualche sostanza misteriosa dall'altrettanto misterioso scopo, quello per chi ha le gengive infiammate, quello che vibra, quello che si flette, quello che costa pochissimo e non fa nulla di speciale (scartato subito perchè dopo aver visto l'offerta del mercato ti sembra impossibile che i tuoi denti non abbiano bisogno di un prodotto specifico), quello che ti regala un dentifricio e infine la novità, quello Rigenerante..
Dopo aver visto lo spazzolino Rigenerante ed esserti chiesto se i tuoi denti hanno effettivamente bisogno di sentirsi Rigenerati, pensi di averli visti tutti.. ma l'illusione è solo momentanea, perchè a prezzo medio, sui 2 euro e 40, c'è Lui, il tormentone degli spot pubblicitari, lo spazzolino che pulisce anche la lingua. Mai mi ero posta il problema di avere la lingua sporca, ma il commercio è riuscito a farmi sorgere dei dubbi abnormi in proposito.. magari anche la lingua abbisogna di un'igiene specifica.

VENTI MINUTI DOPO
Ormai le commesse s'aggiravano come falchi insospettite dal nostro troppo permanere nel reparto spazzolini, forse temevano volessi rubarne uno (ma certo, a chi non è mai venuta voglia di rubare un preziosissimo spazzolino da denti e magari anche da lingua(sporca)!!), era giunto il momento di decidere, e proprio in quel momento mi resi conto che stavo spiando il mio alleato, con un'audace sortita volevo scoprire quale stesse scegliendo, per poi copiarlo non appena avesse girato l'angolo.

VENTIDUE MINUTI DOPO
Non era di certo un eroe, ma aveva combattuto con onore la sua battaglia, fino alla morte. Lo ricordano con affetto parenti ed amici.

Vil traditore, era fuggito! Era scappato con chissà quale spazzolino stretto nelle mani, si era allontanato di soppiatto, mentre ero distratta, abbandonando me e i miei denti, e magari anche la mia lingua(sporca?), al nostro triste destino..


A quel punto deposi le armi e comprai quel che il mercato imponeva:

lo spazzolino da denti e lingua (rigorosamente sporca...)




lunedì 19 novembre 2007

Tanto per cominciare

La creazione di un Blog non risulta complicata per i passaggi "burocratici" da compiere..
E allora, perchè ho impiegato più di un'ora nel completare i primi tre passaggi che Blogger impone con fare austero?

1 - Creare un account
...e vabbeh, fino a qui nessun problema, la mail è sempre quella... la password pure..

Ed ero tranquilla, ignara di cosa potesse scatenare in me l'innocenza dei successivi passi

CONTINUA --"click"

2 - SCEGLI UN NOME PER IL TUO BLOG
Così imperativa la scritta era apparsa accanto al numero due

Scegli: una parola dal suono così democratico, ma che più mette in crisi il genere umano

La scelta
Quale nome?
Mi passo una mano sulla fronte madida di sudore
La scelta non è certo semplice, soprattutto quando si decide di aprire un blog senza sapere quali argomenti verranno affrontati
Cercare un nome che rispecchi in qualche modo la propria linea di pensiero, o per lo meno il modo di fare: questa era la missione!

Mi guardavo intorno, spaesata, di punto in bianco nulla all'interno della mia camera sembrava appartenermi veramente,erano tutti oggetti contrastanti, una candela accanto al computer, un salvadanaio vuoto e un vaso di vetro colmo di monetine, la foto della prima comunione e una vecchia lattina di birra.. E poi tutti gli animali sul mio letto, rigorosamente disposti in fila indiana in ordine crescente..
Ma ecco l'illuminazione: da una vecchia carta telefonica, che chissà come era finita sul mio tavolo, mi guardava quasi sorridente un lupacchiotto; ma ancora più interessante era la scritta in calce "animali per modo di dire"
Tralasciando il reale significato, che alluderebbe a tutti i detti che prendono in oggetto un animale, la mia mente era rimasta folgorata
Ed ecco aprirsi un varco su tutti i compiti d'italiano dove ho preso un soddisfacente OttO per la mia critica alla società moderna, i romanzi e i saggi letti (e apprezzati) sullo stesso argomento:
Altro che animali... UMANI PER MODO DI DIRE

Ed ecco compilato il primo rigo

b. Blog address

Oh no, un'altra crisi..
La tentazione era effettivamente grande: scrivere nell'url il titolo del blog
Ma qualcosa stonava, forse la banalità, forse la mediocrità, forse conferiva al titolo troppa importanza, o forse l'esatto contrario!!
Beh, la scelta è stata più rapida..
La mia firma sarà Serafino Mac e Giovanni Apple (nono, nulla a che fare con Serafino Gubbio Operatore, mai mi permetterei di coinvolgere un personaggio di tale rilevanza!!), questi due nomi infatti appartengono rispettivamente al mio computer e al mio ipod. Dunque potevo optare SMGA, acronimo impronunciabile e cacofonico, oppure per SM&GA, che sembra la marca di qualche sigaretta a basso costo, oppure solo SerafinoMac, da ritenersi accettabile considerando il fatto che posso sempre cambiarlo, e tralasciando che non lo farò mai per pigrizia.
Seconda decisione presa

3. SCEGLI UN MODELLO
"Basta scelte! e Basta Blog! non fa per me!! non dovevo neanche cominciare"

...

Ma la pagina Web aveva deciso di attendermi senza fretta, tanto che dopo cena era ancora lì che mi aspettava a braccia conserte..
Ma chi aveva ancora voglia di scegliere?
Scelta ad occhi chiusi..sì! era certamente la scelta migliore

..e poi la temibile fase finale, non posso certo dire inattesa perchè chiunque decida di aprire un blog lo fa per scrivere

Ma cosa scrivere?Ma perchè mi sono a aperta un blog?
C'è chi dice per perdere tempo..
Sarà vero magari, intanto ho rotto il ghiaccio scrivendo qualcosa..

poi...

o la va o la spacca no?