martedì 31 marzo 2009

La viennese AIA, descrivi la pubblicità

La scena si svolge in una casa molto bella, probabilmente di una famiglia benestante.
Come al solito anche i protagonisti sono molto belli e senz'ombra di dubbio ben fatti... Anche se non si sa come facciano a mantenersi in forma, visto che nelle pubblicità si nutrono a suon di surgelati e precotti.
Fatto sta che la mamma si presenta con un vassoio ricolmo di cotolette-precotte e si stupisce nel non trovare la famigliuola riunita attorno alla tavoladallacandidatovaglia; infatti, con l'allargarsi dell'inquadratura che ci vorrebbe forse trasmettere il senso di smarrimento della sig.ra Snella, lo spettatore apprende che il sig. Snelliebbelli si è nascosto con i figli, rigorosamente 2, un maschietto e una femminuccia, (politically correct), nel giardino, e attemde lì, accanto alla portafinestra.
Così, proprio facevamo noi da bambini (solo che non eravamo nè snelli nè belli), il padre giocherellone con i figliuoli suoi adepti sbuca dalla finestra, sorprendendo enormemente la sig.Snella che nel frattempo forse pensava di essere stata abbandonata (??!!??).
(E magari avrebbero fatto bene visto che non sa cucinare neanche un'impanata).
La famiglia in seguito si siede intorno alla tavoladallacandidatovaglia per consumare, su di un prezioso servizio di porcellana, la gustisissima cotoletta-precotta.
Per concludere ovvie inquadrature del prodotto caldo e fumante.

"Regggia: Frensis Ford Coppola
Colonna sonora: De Dors
...
!! "

sai quando spegni il telefono?

...sai quando spegni il telefono?
Sei piuttosto irritato, schiacci il tasto pensando:

"cazzo, non voglio rotture!"

E con grande soddisfazione ti sembra di aver chiuso ogni rapporto con il mondo; sei convinto che in quel momento, se lo lasciassi acceso, sarebbe un bombardamento continuo di messaggi e chiamate, no? Di conoscenti che si fanno sentire proprio in quegli attimi in cui vorresti essere l'unico sopravissuto ad un cataclisma. Già immagini catene...

...domande stupide

... squilli assillanti

allora lo spegni, ma lo spegni davvero quel cazzo di telefono.
E poi ti assicuri anche che sia spento

ECCO!

sai quando lo riaccendi?
quella sensazione che provi quando lo riaccendi?
"Sua maestà è pronta a ricevere visite", così ti senti, come un gran re che compare alla finestra per degnare di un saluto il popolo acclamante, come un papa...
(come Berlusconi no però.. quello mai!)

tac, tac, tac

tamburelli

tac, tac, tac

attendi che compaia la busta, quella dannata busta!

E poi lo schermo si spegne.
Nulla,
nero,
vuoto,
talvolta pensi anche "magari è rotto..." e invece è solo il
Nulla,
nero,
vuoto.

Metti il telefono in punizione, a viso in giù e fingi di dormire.

Buonanotte