domenica 13 aprile 2008

Smadrigale o Dissonetto


1.

Innanzi passava nobile e fiero
con capo e alto e passo sicuro;
aveva il capello del legno più scuro
volli incontrarlo rapita com'ero.

Quand'egli, che solo fu
a crederlo perfetto,
volse il chiastico sguardo
rimirandosi il petto.

Allora Amor tiranno, che il dardo
per arco tenevami teso al passo,
i piè volse tremanti di paura:
volò lontano da quella Natura.
E il cor rimase d'immobil sasso.





7 commenti:

Anonimo ha detto...

che dire?

Sono 3msic.

Questo è talento gente

Unknown ha detto...

wow!
sapevo che ci sapevi fare, stai migliorando sorellina
sono proprio orgogliona!!
^_^

Anna-Marina ha detto...

L'allieva m'ha superata,
la rima è assai più garbata,
vale la pena tanto studiare
e tosto sì ben poetare.

Ascolta me, bambina mia,
che alcun ti fermi lì per la via,
ma se l'amor ti va chiamando,
almen non abbia lo sguardo strambo.

Un consiglio, poi, te vorrei dare
perchè felice tu possa convolare:
che l'aspetto di lui sia piacente,
il portafoglio assai capiente

trillina ha detto...

... e se il cervello non c'è
tanto meglio per te!

trillina ha detto...

Scusa, ma non ho ben capito se ti sei innamorata o se l'Amor codardamente da te si allontanò e il tuo cor d'immobil sasso rimase perchè più non battea

Mart ha detto...

ahahah, no, era una situazione tutta inventata per.. esigenza poetica!

Anonimo ha detto...

uaooo! ma sei veramente brava!baci baci vale senior