martedì 5 maggio 2009

Il tramutar immagini in parole

Come descrivere il sorriso di una donna regalato ad un artista di strada?
Il suono del campanile cadenzato dal dondolio di gondole dissonanti?
[Fermo immagine oppresso dallo zoppicar del Tempo]
La luce vomita il suo riflesso nella laguna
e io cerco parole per disegnarlo in queste righe.

Poi piove.
Pioggia di maggio che sa d'estate,
profumo di asfalto bagnato;

[lavami via la cenere dal capo, ti prego. Lavami la fronte ancora unta]

Pioggia di maggio,
fredda, corposa,mi fa sorridere
tra le mie labbra sa di te.

Il tuo ricordo trafigge
Non so più se è solo la pioggia che bagna il mio volto.

6 commenti:

Unknown ha detto...

io aggiungerei: tra le opzioni - che poi mi spiegherai come mettere che le voglio anche io - ma dicevo che dovresti aggiungere un'opzione di voto per quelli come me che anche se rileggono il testo 50 volte non riescono a capirci niente O.o

Alby ha detto...

sì, in effetti va riletta…
però le immagini sono evocative
il sentimento che si interpreta e si prova è quello della dolce malinconia.
Ciao

Mart ha detto...

ma pechè?

valeria ha detto...

io ho capito tutto e mi è anche piaciuto... ma che brava la mia cuginetta!

trillina ha detto...

Bella, Mart..., ma come devo chiamarti? Mac, Giovanni o Apple?
ah,ah,ah. Bella veramente la poesia, mi sembrava di vedere quello che leggevo. Ciao

Anna-Marina ha detto...

Diciamo che è proprio un quadretto ad acquerello: delicato, nostalgico, ma alla fine un po' (troppo) triste.
Aspetto l'ispirazione solare come sai essere solo tu!